Novembre 2022
Giorno 1: arrivo a Bruxelles di mattina in aereo da Roma, alloggio al Nhow Brussels Bloom, primo giro per la città fino a sera, sosta pranzo con le patatine fritte e i felafel da Fritland, proseguimento della passeggiata nella città nel pomeriggio, assaggio di un pain au chocolat e waffle con frutti di bosco e cioccolato, rientro in hotel e a nanna presto.
Bruxelles è una città ricca di fascino, multiculturale, vivace, caratterizzata da palazzi ottocenteschi, facciate Art Nouveau, chiese storiche, moderne strutture in vetro, murales colorati, parchi, musei e da un incantevole centro storico medievale che ha come cuore la Grand Place, una delle piazze antiche più belle del mondo.











Per gli amanti dello shopping, Bruxelles è un vero paradiso: oggetti di antiquariato e modernariato, addobbi natalizi, cioccolata belga, pizzi fiamminghi e abbigliamento per tutti i gusti. E immancabili sono gli assaggi delle patate fritte, considerate il piatto nazionale, delle cozze e dei Gofres, gli waffles nazionali serviti con cioccolata, fragole e panna, onnipresente merenda del pomeriggio 😋












Bruxelles al tramonto ha un gran fascino. I palazzi di mattoncini color terra si colorano ancora più di rosso, mentre le luci dei parchi e delle strade illuminano di calore tutta la città. Se in aggiunta piove, i riflessi giocano con le luci in maniera irresistibile 💖














Giorno 2: partenza col treno per Bruges, giro per la città, tra cui visita alla Cattedrale di San Salvatore, alla Chiesa della Nostra Signora e a piazza Mercato, pranzo da Ellis Burger con hamburger e patatine; nel pomeriggio giro per il bellissimo cimitero fuori città, rientro all’hotel a Bruxelles.









Qualcuno la chiama “la Venezia del nord”. Lo trovo ingiusto, perché Bruges e Venezia, tolti alcuni canali arricchiti da bei ponticelli, non hanno davvero nulla in comune. Sono entrambe città uniche al mondo, per un fascino e una ricchezza tutte loro, senza necessità di paragoni.


Infatti, il modo migliore per visitare la città belga non è la navigazione fluviale, ma il giro a piedi o in bicicletta tra le viuzze in pietra, le antiche case fatte di mattoni rossi e le splendide testimonianze di architettura gotica ovunque. Questa città non è così grande da perdersi, ma neanche così piccola da annoiarsi e quindi è perfetta per una visita di un giorno o due. Bruges è semplicemente bellissima e tranquilla, pur essendo molto visitata da tanti turisti e vitale anche grazie ai suoi abitanti. Ma non finisce qui…















Bruges ha un cimitero antico dove entrare in punta di piedi per non turbare un silenzio centenario. Le tombe in pietra tappezzate di muschio, le foto antiche e le stradine ricoperte interamente di foglie rosse hanno creato un’atmosfera ovattata che mi ha portata indietro nel tempo… Un posto da vedere fuori città in un sabato pomeriggio per evadere da una Bruges piena di turisti.













Giorno 3: partenza col treno per Anversa, visita alla sua stazione centrale, giro per il paese, piazza Grote Markt, Cattedrale di Nostra Signora, pranzo da Umi Sushi (noodles di gamberi e verdure, sushi di salmone), tunnel di Sant’Anna, rientro alla stazione, cena con wafle alle fragole e cioccolato, rientro a Bruxelles e rientro in hotel.







Capoluogo delle Fiandre, con circa 500 mila abitanti, Anversa è una bella città piuttosto grande, che richiede un buon impegno per girarla tutta in un solo giorno.
Arrivarci col treno è la migliore delle esperienze poiché la sua stazione, costruita a fine ‘800 e chiamata la cattedrale ferroviaria per la sua bellezza, da alcuni è considerata la più affascinante del mondo. Infatti, si scende dal convoglio e si resta a bocca aperta: binari sovrapposti su più livelli, scale mobili che salgono dalle viscere dei piani più bassi della stazione fino all’edificio principale, una cupola enorme, scalinate degne di Wanda Osiris, marmi, vetrate e ferro ovunque in abbondanza e tanta tanta luce che entra dal soffitto a vetri…





E poi la cattedrale di Nostra Signora, la più grande del Belgio, imponente, austera, gotica e bellissima… Il tunnel sotterraneo pedonale di Sant’Anna sotto il fiume Scheldt, raggiungibile con un’antica e rumorosa scala mobile ancora in legno… La tipica piazza centrale belga del mercato con accanto la dolcissima statua di Nello e Patrasche che celebra il legame tenero tra il cane e il suo umano bambino orfano… Il basolato e i sanpietrini lucidi e pieni di riflessi quando piove, che accentuano ancora di più l’anima gotica della città… E tanto altro da vedere, basta perdersi col naso all’insù girando per i vicoli della città.




















Giorno 4: partenza col treno per Gand, visita per la città, pranzo con un croque madame vicino alla stazione, visita alla chiesa di San Nicola, Cattedrale di San Bavone, salita sulla torre di Gand, mangiato un altro wafle alle fragole e cioccolato, rientro a Bruxelles e rientro in hotel.











Tra le più belle e antiche città del Belgio, Gand si trova idealmente al centro di un triangolo formato dalle città di Bruxelles, Bruges e Anversa, ossia tutte le mete del mio viaggio in Belgio.




Edifici medievali ottimamente conservati, romantici canali navigabili (Gand si trova alla confluenza di due fiumi, Lys e Schelda, e sono numerosi i canali che attraversano il centro storico), musei, gallerie d’arte, università, locali alla moda e negozietti di tutti i tipi caratterizzano il suo centro storico tipicamente fiammingo, l’area pedonale più grande del Belgio.


















Oltre che a perdersi per le sue strade, sono da vedere:
– la cattedrale di San Bavone e la chiesa di San Nicola, freddamente gotiche, interamente in pietra e spettacolari per imponenza,
– il Beffroi, ossia la torre campanaria della città su cui salire a piedi per 91 metri tramite una stretta scala a elica e da cui ammirare una vista a 360 gradi sulla città dall’alto,
– il castello di Gravensteen, ossia il castello dei conti di Fiandra,
– i quartieri delle Beghine, le comunità del medioevo di suore laiche riunite tra di loro,
– i vecchi e nuovi mercati del centro, tra cui il Korenmarkt, la piazza del grano, che rappresenta la piazza principale del centro storico di Gand,
– le rive della Graslei e la Korenlei, le banchine situate una di fronte all’altra dei canali fulcro degli scambi commerciali di un tempo,
– le boulangerie e i bistrot ovunque, dove non farsi scappare un buon croque monsieur o, ancora meglio, un croque madame, il tipico (anche se sarebbe francese) maxi toast farcito di prosciutto cotto, formaggio filante e besciamella, tostato o passato al forno e servito ricoperto dall’uovo al tegamino.


Giorno 5: ultimo giro a Bruxelles, chiesa di santa Maria Reale solo da fuori perché chiusa, giro veloce all’orto botanico, aeroporto e rientro a Roma






Una menzione particolare la merita l’hotel di Bruxelles in cui ho soggiornato, il Nhow Brussels Bloom, nella zona semicentrale nord della città. E’ un 4 stelle molto bello, moderno, pulito, con camere spaziose, il cui punto di forza è la sala colazione: immensa, ricca di ogni tipologia di cose buone da mangiare, con un angolo riservato ai Goffres pronti oppure fai da te in un vecchio pulmino Westfalia.





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