Il Delta della gentilezza, non solo del Po – aprile 2023









Il Delta del Po è un posto che non ti aspetti, dotato di una bellezza profonda che rasserena l’animo non solo dei visitatori, ma anche di chi ci vive. Ho trovato la gentilezza ovunque: il benzinaio che ha messo benzina al distributore del self, il bigliettaio del ponte di barche che ha apprezzato il nostro ritorno indietro e non ci ha fatto pagare il pedaggio, l’impiegata del parco che ci ha richiamato al telefono, dopo averci già dato abbondanti spiegazioni, per precisare che una torretta di Comacchio era chiusa, la caffettiera già preparata dai gestori del rifugio per la colazione prima dell’alba su tutti i tavoli. Evidentemente la magica bellezza di questo posto si trasmette all’animo, come i riflessi degli elementi che si specchiano nelle acque calme del Delta.





La delicata nebbiolina mattutina rende l’atmosfera soffusa e pigra, l’acqua scorre lenta verso il mare, i colori sfumano tra di loro senza forti contrasti, mentre in altri frangenti si delineano con nettezza, l’alba e il tramonto si specchiano nelle acque, facendosi una vanitosa concorrenza.
I boschi crescono insoliti sulla sabbia e ospitano cervi e daini, oltre a uccelli di ogni tipo e a tante altre specie animali che sono numerosi e ovunque, rappresentando una vera ricchezza per questo territorio.
Il lavoro dei contadini nei campi e dei pescatori nei canali scandisce pacificamente il ritmo del tempo senza entrare in disarmonia con la natura della zona, le strade percorrono lingue di terra tra le acque, le case sono sparse, spesso raggruppate in piccoli borghi silenziosi di abitanti molto ospitali e sorridenti.





Per me, abituata a ricercare la bellezza nelle acque cristalline dei nostri bellissimi mari oppure sopra i 1000 metri di altitudine o nei meravigliosi borghi più belli d’Italia, ritrovarmi ad apprezzare un posto in pianura, senza neanche un cucuzzolo su cui salire o un mare trasparente in cui tuffarmi, è veramente insolito e sorprendente.
Il Delta del Po mi ha regalato una sorpresa inaspettata, una dolce bellezza che non avrei mai immaginato potesse essere lì e mi ha fatto dono dell’ulteriore insegnamento che nella vita i preconcetti vanno sempre messi in discussione, lasciandosi guidare dalla curiosità e con occhi e cuore aperti alle novità…









Avifauna al Delta del Po








Fenicotteri, cavalieri d’Italia, fagiani, cigni, cormorani, aironi, ibis e tanti altri che non so ancora riconoscere in un’incredibile mescolanza di piume, colori, ali, zampette sottili, becchi lunghi e corti… per aria, in acqua e per terra, in ogni luogo a loro agio con la natura circostante e senza mai concedere troppa vicinanza ai fotografi impertinenti






Dove dormire: molto comodo ed economico è stato il Rifugio Natura Delta del Po a Gorino Sullam, gentilissimi con la caffettiera pronta per la prima colazione sui tavoli.
Cosa vedere e cosa fare assolutamente:
La Sacca degli Scardovari, da dove fare belle foto agli uccelli che girano indisturbati;
L’Oasi Ca’ di Mello, in cui camminare tra la vegetazione verde e rigogliosa;
Il Bosco della Mesola, cresciuto sulla sabbia, il cui ingresso è da prenotare tramite la Forestale per una gita in pulmino tra i cervi, abbastanza confidenti, e i timidissimi daini, accompagnati da una guida ambientale che conduce il minivan e spiega tutta la fauna e la flora nei dettagli;
La gita in barca per i canali, accompagnati su uno dei tanti barchini dai pescatori che conoscono a menadito ogni ramo del Delta e hanno una infinita pazienza con i fotografi;
Le torrette di avvistamento a Comacchio, su cui salire e godere di una vista dall’alto spettacolare su canali e trabocchi… ma ci sarebbe molto altro che non abbiamo avuto il tempo di approfondire.
Cosa e dove mangiare: pesce, pesce e ancora pesce. Tutto del Mar Adriatico, freschissimo, buonissimo e a km praticamente zero. In molti ristoranti preparano piattoni unici di pesce misto che sono una prelibatezza unica, li servono come antipasti ma saziano anche i migliori mangioni. Oppure le grigliate miste, dove in ogni caso l’abbondanza di quantità e qualità non si discute. Ancora, gli spaghetti con le vongole, i lupini, allevate nelle acque locali. I ristoranti che ho provato e nei quali tornerei sicuramente sono Uspa e Marina 70.


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